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giovedì 6 marzo 2025 ..:: Il trionfo di Maria - Approfondimenti ::.. Registrazione  Login
 Il trionfo di Maria - Passi salienti Riduci

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Gesù, da qualche tempo, durante l’adorazione, mi fa vedere interiormente una copertina che riguarda un nuovo libro.

Due immagini stupende della Santa Vergine sono rappresentate sulla copertina. È una visione interiore che mi dona gioia grande, ma non so comprendere il significato…


Qualche giorno dopo, Gesù ha parlato così nel mio cuore:

 
«Piccola, fa’ risuonare la voce di mia Madre!

Raccogli in un piccolo

libro tutto ciò che mia Madre

ti ha comunicato per il mondo.

Fai risuonare la voce di mia Madre

fino ai confini della terra!»

 

O Gesù mio, mio dolce Signore, ora comprendo!

Sarà così raccolto tutto ciò che la Vergine ha comunicato nei libri: Dalle tenebre alla luce.

Mi commuove profondamente la complicità fra Gesù e Maria. Lei non manca mai di dirci:

 

«Ascoltate mio Figlio.

Fate tutto ciò che Egli vi dirà…».


E Gesù a sua volta dice:

 
«Ascoltate mia Madre!

Fate risuonare la sua voce lontano

Fino ai confini del mondo».

 
I miei occhi sono già colmi di questo nuovo libro che Gesù vuole per farsi annunciare al mondo dalle parole dolci e sagge della Mamma. Così sia! (6 giugno 2000).

 

brani tratti dal volume: "Il Trionfo di Maria"    

8 marzo 1998

 
Festa della donna.

Che cosa sarebbe essere donna, se non fosse mai nata Maria? Se questa festa coincidesse con la natività di Maria, se si festeggiasse Lei, allora sarebbe per me la festa più bella!

Grazie, Padre, per la «Donna Maria», unico vero modello di donna libera.

 
Recito i misteri della gioia.

Al quarto mistero, improvvisamente cessa in me la preghiera orale e contemplo:

Lo Spirito Santo mi dona una immagine di Maria direi, non so se impropriamente, gloriosa.

Lei è grande, vestita di azzurro, con un manto che definisco di luce, pizzo e perle preziose.

Tutto questo, nella mia povera umanità, non posso che tentare di descriverlo così. Ma è qualcosa di più, di inesprimibile.

È come se Lei racchiudesse nel suo aspetto tutte le ricchezze e le grazie del Cielo, e con il suo manto prezioso volesse avvolgere tutta l’umanità.

Poggia i suoi piedi sul globo terrestre.

Sotto i suoi piedi la serpe è completamente soggiogata. Il suo piede destro, un piedino delicatissimo, bianco, quasi di bimba, tanto è grazioso, poggia sulla testa del serpente. Ma pare un macigno! Il  piede sinistro poggia sulla coda.

Il serpente, intuisco interiormente, non è morto, ma completamente inerte.

Maria, allargando le braccia, come ad abbracciare la terra, china il suo sguardo materno su di essa e, rivolta a me, dice:

 

«Venite a me,

 o uomini, affaticati e stanchi,

per la lotta contro il potere delle tenebre:

io vi farò riposare per sempre.

Il serpente non potrà più tentarvi

(e mi indica la testa schiacciata sotto il suo piede).

 

La sua coda non seminerà più zizzania.

Riparatevi sotto il mio manto.

 

L’impalcatura su cui poggia il mondo (di satana)

sta per crollare.

Venite via presto,

rifugiatevi sotto il mio manto

voi tutti consacrati al mio Cuore Immacolato.

 

I suoi giorni sono contati.

Il nemico già su di voi non ha più potere!

Ma Tu, presto:

scrivi queste cose. Ora! Subito!»

 

Mi sono alzata e ho scritto.

Dentro di me è scesa una grande pace. Nei miei occhi è rimasta forte la trasparenza del suo prezioso manto. La luce che da esso filtra su di noi è indescrivibile. Al di là di questo manto (protezione) è la luce del Paradiso che già si intravede per mezzo di Lei.

Sì, Lei è la Porta del Cielo! Preziosa di gemme!...

Grazie, Maria. Magnificat!

Amen. Alleluia, alleluia!

 
Questa immagine è tanto forte e tanto viva, come se nella mia mente e nel mio cuore ogni altra cosa non esistesse più.

 

4 maggio 1998


Terminata la Santa Messa, inizio a recitare il Santo Rosario e subito vedo interiormente, davanti a me, Maria.
Il manto azzurro è coperto da un trasparente velo bianco che parte dal capo e scende su tutto il manto.

Sotto, una tunica anch’essa azzurra, stretta alla vita da una cintura d’oro e un profilo attorno al collo pure dorato. Sui piedi, due rose d’oro antico.

Quanto è bella Maria! indescrivibile!

Ora, scrivendo, intuisco: è la Donna vestita di Sole!

Ma io oserei dire: è vestita di Cielo, di Luce, di Paradiso! Sta vicinissima, davanti a me e implora, porgendomi il pargoletto Gesù, addormentato, bellissimo, vestito di un solo pannolino bianco:

 

«Oh, tienilo, tienilo un po’ nel tuo cuore,

perché possa cullarsi in un cuore che lo ama.

Sai, sono tanto pochi i cuori che lo amano,

il mio Bambino.

Tienilo nel tuo cuore,

affinché si svegli nel tuo amore!»

 

È solenne, Maria, e allo stesso tempo fa tenerezza! È proprio la mamma che trepida e teme per il suo piccolo!

Prendo con gratitudine Gesù…

E ora, scrivendo, tutto si rifà vivo.

Risento Gesù Bambino nel mio cuore, che ora è beato per tanta grazia e... tenerezza!

Allora l’Immacolata annuncia:

 
«Presto, il mio Cuore di Mamma trionferà!»

 
Sì, Maria, ma è come se qualche cosa di profondo mi sfuggisse…

 

18 giugno 1998

 

Dopo la Santa Messa mi fermo davanti a Gesù esposto sull’altare per l’adorazione e la recita del Santo Rosario. Ad un tratto cessa in me la preghiera e contemplo Maria Santissima che sta davanti a me, vicinissima, vestita  totalmente di azzurro cupo, forse di tessuto un po' pesante. È situata un po’ più in alto di me, in piedi, mentre io sono seduta nel banco. Poi, Lei prende i lembi del suo manto e li riunisce intorno a me, creando come una nicchia in cui mi racchiude.

Oh, è bellissimo tutto questo! è come essere in una dolce culla. Poi Maria parla al mio cuore colmo di gioia:

 
«Piccola mia e del mio Gesù,

rinchiuditi nel mio Cuore Immacolato:

l’ora si fa grave!

Non staccarti mai da me;

solo così non dovrai temere.

Dillo al mondo:

solo chi sarà chiuso

nel mio Cuore Immacolato,

resisterà

anche quando la bufera sarà tremenda».

 

E lì, dalla mia beata culla, vedo intorno la tempesta! Percepisco il calore e la sicurezza di questo splendido rifugio, color del cielo. Poi Maria mi raccomanda ancora:

 
«Rimani unita agli altri strumenti:

insieme combatterete

per portare molti alla salvezza:

non separatevi mai!»

 

Oh, sì, Vergine Santissima. Grazie!

 

 
11 luglio 1998

 

Ho smesso di cucinare, per restare un po' in preghiera e completare meglio il Santo Rosario: ho 10 minuti di tempo. Sto recitando il quarto mistero della gioia quando, improvvisamente, avverto la presenza di Maria Santissima. Non prego più e contemplo l’immagine: è quella della Madonna di Fatima.

Piano piano la figura si fa sempre più chiara, e vedo che Maria piange lacrime di sangue, che scendono, bagnano tutto il viso, poi il suo vestito bianco, mentre altro sangue scorre giù lungo le braccia, sino alle sue mani. Lei poggia i piedi nudi sul globo terrestre, che è sospeso su un cratere buio ed informe.

Tutta la terra viene inondata dal Sangue che scorre dalle Mani di Maria allargate su di essa, ma di lì non scende oltre. Penetra invece, anche ad irrorare l’interno, oltre che la superficie della terra. E’ come se stesse avvenendo, nel medesimo tempo, una netta separazione tra la terra e il cratere.

Poi sento la voce dolce e soave di Maria:

 
«Piccola del mio Gesù e piccola mia,

vedi quanto Sangue ho versato

dalle mie immagini sulla terra!

Vedi quanto Sangue scorre sulla terra

per l’umanità che amo e che non comprende.

 
Presto tutto questo cesserà!

Gli inferi non saranno più della terra!

Il Sangue mio unito a quello di mio Figlio

avranno rinnovato la terra:

essa sarà tutta bella e tutta pura.

 

Allora mio Figlio tornerà

per stipulare e stringere la nuova alleanza

con il suo popolo.

Gli inferi non prevarranno!

E l’umanità, redenta dal sangue di mio Figlio,

l’abiterà per sempre!

 

Piccola mia e del mio Gesù,

dì al mondo di cantare,

di giubilare al mondo nuovo

che voi non conoscete!»

 

Madre mia, che sarà mai? Credo non sia possibile all’uomo immaginare quello che sarà!

Che sarà mai la vita senza dolore né cattiveria né giudizio né morte fisica e spirituale? Sarà il Paradiso!

Allora i nostri cuori canteranno in eterno come il mio in questi attimi, per sempre!

Maria sorride e allora penso che saremo belli e giovani, in pace e immersi nella gioia eterna come Lei: la Donna vestita di Sole! Vestita di Dio! Amen!


Pasqua di Risurrezione 1999

 

Prima di dormire ho voluto leggere il messaggio della Madonna di Meðugorje. Non faccio a tempo ad iniziare che subito vedo nel mio cuore Maria Santissima.

Maria è come una fanciulla, vestita di una semplicissima veste bianca, legata in vita, da una sottile cinta color oro, i piedi nudi, i capelli castano dorato raccolti sotto un velo.

Maria parla subito e sento come un’ansia in Lei. Prendo la penna e scrivo:

 

«Piccola mia, piccola del mio Gesù:

il mio Gesù sta per tornare!

Fa’ conoscere la Croce Gloriosa di mio Figlio.

Sarà per molti consolazione e speranza.

Sarà luce per molti cuori disperati.

Quelle immagini

saranno fari nella notte del mondo.

 

Dopo questa guerra,

cresceranno ancora gli orrori e voi li vedrete...

Il mondo sta per sprofondare nella notte più buia

come mai si è visto e mai più si vedrà.

Lo annunciai a Fatima e a La Salette,

poi in altri posti dove sono apparsa...

Ma il mondo tace.

 

Figlia mia, fa’ tutto quello che il mio Gesù ti chiede.

Lui si manifesterà. Tu non temere.

Comunica ogni cosa al tuo Padre Spirituale
e ai Sacerdoti scelti da mio Figlio.

Ti aiuteranno.

Non stupirti, figlia mia,

di come Gesù ti guiderà.

Nulla, ricorda, nulla è troppo grande per Lui.

Le immagini che ti dona lo Spirito Santo

sono il modo che il Padre ha scelto per parlarti,

perché tu sia suo strumento.

 

Non chiederti mai nulla, figlia mia,

come feci Io.

Non ti sentirai mai

abbastanza degna per il tuo Dio,

tuttavia, come Me, sii strumento nelle sue mani.

Riporta fedelmente ciò che vedi e ciò che senti,

al mio Figlio prediletto (il Padre Spirituale).

 

Comprendi le sue difficoltà:

di colui che ha il compito di discernere

ciò che non vede e non sente.

Io invocherò su di lui lo Spirito di Sapienza

per guidarti d’ora in poi.

 

Gli altri Sacerdoti e suor C.

sono stati scelti per sostenerlo,

perché ognuno ha un compito speciale.

Che si incontrino sotto la mia benedizione,

poiché io darò loro forza.

 

Io sono la Regina dei Sacerdoti,

poiché come primo Sacerdote,

donai il Corpo di Cristo al mondo.

E tu, “beata fra le donne del tuo tempo”,

perché annunci e vedrai la Gloria del mio

e vostro Signore Gesù Cristo!

Ancora ti parlerò.

Ricevi la mia pace, sorella mia!»

 

Maria Santissima si avvicina a me e posa un lieve bacio sulla mia fronte.

Il mio cuore arido ha ricevuto la tua pace, Maria!

 

25 settembre 1999

Partecipo a una Santa Messa celebrata in un santuario dedicato alla Madonna dei Fiori.

Appena inizio a pregare, vedo la Vergine Santissima totalmente vestita di bianco. Non solo i vestiti sono bianchissimi, ma anche il suo viso, le sue mani e i suoi piedi. È vestita di luce bianca.

Maria tiene nelle sue mani uno strano nido: quattro piccoli uccellini nerissimi, in eccezionale contrasto con il candore che li circonda, sono contenuti in quel piccolo nido di creta, di forma un po’ quadrata. Ogni uccellino, è situato in un angolo del nido, rivolto verso l’esterno.

Questa immagine mi accompagna per tutta la Santa Messa. Poi, a un piccolo gesto di Maria Santissima, ecco che i quattro uccellini, che ora identifico come aquilotti, spiccano il volo: uno verso Sud, uno a Nord, uno a Est e l’altro a Ovest. Ognuno si dirige verso uno dei quattro punti cardinali. Poi vedo che, intorno a questi, se ne aggiungono ad ogni angolo molti altri, tanto che alla fine si realizza un cerchio intorno alla terra. Allora Maria SS. annuncia:


«Come i quattro Evangelisti,

così i miei profeti degli ultimi tempi

saranno mandati presto ai quattro punti della terra.

Né il Nord né il Sud né l’Est né l’Ovest

saranno privati dell’annuncio

che Dio mi ha incaricata

di donare al mondo di questo tempo.

Vi curerò ancora come curai Giovanni,

poiché tutti mi siete stati affidati,

come Giovanni, sotto la Croce di mio Figlio».

 

Ora comprendo il significato degli aquilotti. Il simbolo di san Giovanni Evangelista è appunto l’aquila.

«Maria, grazie. Con te, saremo nutriti degli insegnamenti dello stesso Cristo, per annunciare al mondo la sua Gloria in mezzo a noi. Per sempre!

O Maria, grazie perché Tu non ci lascerai partire prima del tempo giusto o troppo tardi, poiché Tu sei la Mamma sapiente e trionfante con Lui, tuo Figlio Gesù Cristo».

Amen. Alleluia!

 

4 novembre 1999

 
Sto viaggiando in macchina e prego il Santo Rosario.

Al terzo mistero della gioia, la mia preghiera orale si ferma e contemplo: Maria, con il piccolo Gesù in braccio, mi sta davanti.

O Madre Santa!

E sento la sua Voce dolce:

 
«Figli, soltanto se imiterete i pastori,

voi riconoscerete Gesù, il Salvatore.

La sua Divinità sarà tangibile,

ma i duri di cuore, ancora la negheranno.

Se non vi farete come bambini,

non entrerete nel Regno dei Cieli!

È un invito che oggi faccio a tutti:

fatevi bambini!»

 
Oh sì, Madre dolcissima. Grazie!

Amen.

 

7 dicembre 1999

 

A sera vado in chiesa per partecipare alla Santa Messa prefestiva della Immacolata Concezione. Appena fatto il Segno della Croce di inizio, ai miei occhi interiori si presenta un’immagine particolarmente bella e significativa:

Vedo dinanzi a me come un velo di vetro soffiato a bocca, come ho visto fare dagli antichi vetrai di Venezia; alle due estremità è chiuso come una caramella.

Mi è difficile spiegare, ma sento dentro di me la certezza che, all’interno, non vi è stato, e non vi è tuttora, alcun contatto con l’aria. Il calore a cui il vetro è stato sottoposto nella soffiatura, ha creato un vuoto di assoluta sterilità.

Non comprendo e mi sto chiedendo che cosa può significare, quando, con mio delizioso stupore, intravedo, all’interno di questo delicato fagottino, una neonata bellissima: Maria!

Contemporaneamente, scopro il mastro vetraio: il Padre Celeste!

È impossibile descrivere, poiché si tratta di un vedere con il cuore… ma poveramente intuisco il lavoro delle Mani Creatrici del Padre, unite al soffio della sua Bocca, per creare, in un unico atto, e Maria Bambina e la sua custodia perfetta.

Percepisco all’improvviso, al di la dei miei sensi umani, la Concezione immacolata della Vergine Maria, non solo come verità di Fede, bensì come esperienza viva! Come atto del Padre, di cui io, indegnamente, ora sono testimone!

Ora so per rivelazione da Dio stesso, che l’Immacolata Vergine Maria, è stata creata con un atto sublime, unico e irripetibile nella Creazione Celeste. E capisco chiaramente e profondamente il significato inequivocabile dell’affermazione della Chiesa: «Maria concepita senza peccato».

Lei, la Creatura Perfetta, concepita dal Pensiero del Padre, fin dall’Eternità, per essere immagine di Dio, immagine della Santissima Trinità! Il peccato era a Lei inaccessibile!

E nel mio cuore penso: Come avrebbe potuto conoscere peccato la Vergine Maria, così concepita?

La Voce del Creatore, sempre sollecita, mi dona questa straordinaria spiegazione:

 

«Maria non conosceva e non conobbe peccato.

Tuttavia, Maria, come ogni creatura, fu libera.

Soltanto se, nella sua libertà umana,

avesse scelto di spezzare quel velo trasparente,

concepito con Lei stessa, dicendomi “no”,

dicendo “no” al mio Progetto Divino su di Lei,

soltanto allora, Maria, avrebbe potuto,

come ogni creatura, esporsi al peccato.

Ma il suo “sì”, è stato totale!

E Lei, la mia Creatura,

ha mantenuto con la sua vita terrena,

quel velo di vetro sottile, intatto per l’Eternità!...

Con il suo “Fiat!”»

 

O Maria Bambina, Tu sei cresciuta in quel bozzolo vivo di immacolatezza... e, in questa luce dello Spirito Santo, mi è naturale comprendere più intimamente la tua verginità!

Pensiero misterioso del Padre!

Nulla e nessuno poteva sfiorarTi. Tu, Giardino chiuso, accessibile unicamente al tuo Creatore e Figlio, per opera dello Spirito Santo, tuo Sposo! Immacolata Concezione, così sia!

 

28 dicembre 1999

 

Un’altra immagine di Cielo, viene a occupare il mio cuore e la mia mente:

Vedo la Vergine Maria vestita di azzurro intenso: la veste e il manto sono profilati e puntinati di stelle dorate lucentissime. Sul capo è posata una corona d’oro finissimo. I suoi bellissimi piedi poggiano sulla terra.

Il suo manto lunghissimo che scende oltre i piedi nudi della Vergine, va ad avvolgere la terra, formando come un anello a fascia attorno al globo terrestre. E ora la terra diventa come un tutt’uno con la Madre: come se la terra appartenesse tutta a Lei.

Ancora una volta il mio cuore vorrebbe che fossi capace di dipingere questa immagine bellissima dal profondo significato.

È il trionfo di Maria, Signora del Cielo e della terra. Amen!

Immagine Maria e SS.JPG

6 gennaio 2000, Giovedì
Epifania del Signore

 

Nei giorni susseguenti alla immagine sopra descritta, il mio cuore viene abitato, a poco a poco, da una scena dolcissima.

È la casa di Nazareth!

Una casa semplice, spoglia, pulita...

A un grande telaio, una fanciulla sta tessendo.

Sta tessendo e... ascoltando, come chi è attento a percepire la voce di Qualcuno... proveniente da un luogo di sogno.

Maria è la fanciulla e dolcemente parla al mio cuore:

«Il vostro tempo è simile al tempo

in cui Io vissi sulla terra.

Le profezie annunciavano il Salvatore

e noi fanciulle eravamo sempre in ascolto,

poiché tutte desideravamo essere la Vergine prescelta...

La vita a Nazareth, scorreva normalmente.

Ognuno accudiva alle sue mansioni,

ma con gli occhi al Cielo.

 

Così non è anche la tua vita?

Normale e pur tuttavia mistica!

Questo è un tempo speciale!

È tempo di vivere così!

Non è tempo di agitarsi!

È tempo di lavorare e vivere con gioia

e... nell’attesa, nell’attesa ancora di Lui, il Salvatore;

poiché ancora la sua Opera non è compiuta.

Gli occhi al Cielo, figli, poiché,

quando meno ve lo aspetterete, Lui verrà.

Ma, se i vostri occhi sono sulla terra,

sulle cose della terra, come vi accorgerete di Lui?

In questi ultimi tempi, le cose della terra,

vi inganneranno,

se voi non avrete lo sguardo in Alto e il cuore in ascolto.

 

Io lavoravo e tendevo l’orecchio del mio spirito

e… ho udito la voce dell’Angelo.

“Beata Tu...”.

Ma Io vi dico, figli: “Beati voi!”

Attendete Gesù!

Siate “occupati” ad attenderLo!

Vi amo, figli, vi amo tanto!

Sono la Fanciulla di Nazareth che,

 come voi, attendeva!...»

 

Maria torna a essere nuovamente proiettata in quel sogno; e io torno alla mia realtà, e attendo...

Oh, questa immagine è una immagine di pace e di speranza indescrivibile.

Ave, o Maria. Amen!

Immagine Maria.JPG

1 maggio 2000


Da alcuni giorni serbo nel cuore una immagine bellissima, che dona al mio animo, sempre combattuto durante la recita del Santo Rosario, una grande gioia.

La bellezza di questa immagine, che lo Spirito Santo mi dona, porta in sé una rivelazione profonda.

Ora vedo la Vergine Maria tutta vestita di bianco, vicino all’altare. Scorgo una nota di azzurro e credo porti una fascia azzurra alla vita, come a Lourdes.

Non godo di una visione chiarissima della Mamma, poiché credo voglia che io concentri tutta la mia attenzione per comprendere ciò che mi sta mostrando.

Tiene infatti tra le mani una corona piuttosto grande, di legno grezzo, color noce chiaro. Su ogni grano di questa corona è inciso un piccolo bocciolo di rosa.

Maria sta a destra dell’altare, così semplicemente al leggio, dove normalmente il Sacerdote o la persona che sta guidando il Santo Rosario, si mette per parlare al microfono.

Ora, Maria, sta guidando il nostro Santo Rosario!

Man mano che i grani della Corona scorrono fra le sue mani delicate, vedo che si spaccano per lasciare uscire una specie di piccolo seme di frutto che, appena fuori, prende vita e, sotto i miei occhi interiori, si trasforma in farfalla bellissima, con ali dai colori delicati e variopinti. Lo stesso avviene da tutte le nostre corone.

La Vergine è ora attorniata da questa danza lieve di piccole farfalle, come facessero festa intorno a Lei, mentre a ogni Ave Maria, continuano a nascere nuove farfalle leggere e felici.

 

I miei occhi interiori sono ripieni di questo spettacolo di Cielo e nel mio cuore, ancora una volta comprendo la forza risanatrice e ricreatrice della preghiera del Santo Rosario.

Ogni Ave Maria custodisce in sé, come in un bozzolo, la forza misteriosa scaturita dai misteri della vita del Redentore, che ha il potere di trasformare i suoi figli per la bellezza e per la libertà.

 

O Maria, Mamma bellissima!... Fa’ che, per tua intercessione, tutti noi tuoi figli possiamo presto essere trasformati da bruchi a belle farfalle.

Fa’ che presto possiamo far festa intorno al tuo Cuore Immacolato, liberi e trionfanti con Te per la Gloria del tuo Gesù.

Grazie, Madre.

Amen!

 

17 giugno 2000

 

Sono in casa e sto pregando la Vergine Maria affinché ci guidi sempre verso la Volontà di Dio.

Un interrogativo affiora alla mia mente. Un interrogativo che spesso mi viene posto e al quale è difficile rispondere.

Ne parlo con la Mamma:

«Come discernere la volontà di Dio? Molte volte le persone sono convinte di seguire una via buona, eppure alla Luce dello Spirito vedo nel mio cuore che non è così, che è contro gli insegnamenti di nostro Signore.

Vedo che sovente siamo ingannati sul senso del bene e del male, perché ciò che il mondo ci propone ha un’altra misura.

Talora le persone agiscono in buona fede, ma non sanno che alcune scelte non tengono conto del pensiero del Signore.

Ti prego, Maria, Tu, Maestra perfetta di discernimento della Santa Volontà di Dio, invoca per me unitamente alla Luce dello Spirito Santo, le giuste parole per far comprendere ciò che per Grazia ho intimamente compreso, ma che mi è difficile a volte spiegare.

Ti chiedo, Madre: come indicare la via giusta? Tu che non hai sbagliato mai?»

Maria parla al mio cuore, mentre i miei occhi si dilatano su una immagine assai significativa:

Vedo dinanzi a me un bivio o, meglio, una biforcazione, poiché da una sola strada, ne partono due parallele: quella di destra sale, quella di sinistra scende.

Quella in salita ha l’aspetto di una strada asfaltata, ben delimitata e pulita, illuminata da un sole alto come a mezzogiorno, mentre la strada in discesa è in terra battuta, in certi punti piena di sassi oppure sconnessa o ingombra di immondizia come una discarica, o a tratti semplicemente buia, giacché si inoltra in un vallone.

Così parla Maria al mio cuore:

 

«Figli miei, benediciamo il Signore!

Vedete, come lo Spirito Santo mostra alla nostra allieva,

non è così impossibile

o difficile discernere la Volontà di Dio.

Non è difficile se voi la cercate!

Ma guardate, figli,

come si presenta la vostra vita:

costantemente a un bivio!

 

La strada in salita, cioè faticosa,

è la strada che porta a Dio.

È faticosa: non è mai facile!

Tuttavia è sempre chiara,

perfettamente tracciata

e illuminata dal sole della Verità,

anche quando cala la notte.

Non potete, no, non potete confondervi, figli miei!

 

La strada in discesa è facile, ma pericolosa.

Si scivola a volte dolcemente giù per la strada,

ma è sempre buio.

Sempre si nascondono trappole e sudiciume...

e risalirla poi, senza l’aiuto di Dio, è impossibile.

È buio, ricordate, non si vede più nulla.

Figlia mia, guarda: il contrasto è grande!

 

No, figli, non potete confondervi:

sulla strada della volontà di Dio non si inciampa!

Essa è davanti ai vostri occhi passo dopo passo ed è dura;

va scelta momento per momento.

Non potete confondervi, figli miei!

La strada buia, una volta intrapresa,

non vi fa più scegliere.

Camminate a tentoni e scivolate nel buio.

 

 

La strada in salita dà la gioia della conquista

perché la mèta è la vetta, e la Vetta è Dio!

La strada in discesa da la comodità della mollezza nella noia

e nel vuoto di quel buio senza Dio.

 

No, figli, se voi la cercate, non è difficile:

la strada in salita vi viene incontro,

la strada in discesa scompare al vostro sguardo.

Figli, non temete!

Io, la Madre, sto al bivio come un vigile!

Se guarderete a Me, non potrete confondervi.

Grazie, figlia mia!»

 

O Madre, grazie a Te! Ora so cosa dire: guardate a Maria!

Lei vi indicherà la strada che sale alla Divina Volontà!

Così sia!

 

24 novembre 2000

 

Sto viaggiando in treno e recito il Santo Rosario.

Durante la meditazione del secondo mistero della gioia, chiedo a Maria di aiutarmi a essere sempre sollecita e disponibile verso i miei fratelli quando Gesù lo desidera, come Lei fu sollecita a partire per raggiungere la cugina Elisabetta, dopo la rivelazione dell’Arcangelo Gabriele.

Improvvisamente, ricevo una immagine insolita e molto ricca di particolari:

Vedo interiormente una città tipicamente araba, in grande movimento.

La folla è vociante e allegra. I bambini corrono felici e i mercanti offrono le loro merci più disparate.

I colori naturali, come quelli della terra o della sabbia predominano abbondantemente, soprattutto nei vestiti che indossano le persone, conferendo all’ambiente un calore particolare, oltre alla temperatura che percepisco essere piuttosto alta, nella città assolata.

Poi, in mezzo alla folla, in contrasto con ciò che sto osservando, vedo una giovane donna che indossa un abito bianchissimo, insolito anche per il modello.

Anziché una tunica diritta e sciolta sino ai piedi, come indossano le altre donne, vedo che è stretta da una cintura alla vita. Man mano che la figura si avvicina il mio stupore aumenta, poiché la giovane donna è Maria.

Porta segni evidenti di una gravidanza molto avanzata, sotto la tunica bianca.

Ora mi è dato di vedere chiaramente anche la cintura, che in realtà è una fascia di colore azzurro, come a Lourdes.

Il mio spirito esulta in una esclamazione:

«È l’Immacolata Concezione!»

 

È tanto straordinario ciò che vedono i miei occhi interiori, che rimango per un attimo come in sospeso.

E in quel momento percepisco in modo soprannaturale, che non riesco spiegare, ciò che inconsapevolmente avverte ogni persona che incontra la Vergine.

È come se già il Messia, nascosto nel grembo di una donna apparentemente comune, come lo era realmente Maria nella sua vita di tutti i giorni, fosse in qualche modo visibile.

Gli sguardi delle altre donne, ma soprattutto degli uomini che incontrano Maria per la strada, sono eccezionalmente puri, come se realmente Maria, a quel tempo, avesse indossato quell’abito, segno che per noi, dopo tanti secoli, la identifica come: Immacolata Concezione!

Nel mio cuore penso estasiata alla sua santità, che la rese degna di portare in Sé il figlio di Dio fatto uomo, per farne dono fin dal concepimento all’umanità intera.

Un grande e meraviglioso senso di purezza mi invade.

Allora Maria parla al mio cuore:

 

«Sì, la santità rende visibile l’Invisibile!

Gesù è entrato nel mondo, visibilmente,

fin dal primo istante del mio Verginale Concepimento.

Sia pure, in Israele,

la gravidanza fosse un tempo considerata di impurità

per la donna,

che poi doveva per la legge ebraica essere purificata,

pur tuttavia mai uno sguardo su di Me fu impuro.

 

Le donne, sia pure inconsapevolmente,

sentivano in Me una particolare dolcezza,

e quelle che erano in attesa di un bimbo,

sentivano per Me una particolare attrazione,

soprannaturale.

La creatura che portavano nel loro grembo,

innocente, riconosceva Gesù

e trasmetteva al loro cuore una pace particolare.

Gli uomini, sempre inconsapevolmente,

nutrivano un silenzioso riserbo nei miei confronti:

ma mai ombra di disprezzo ci fu nei loro sguardi.

 

La  santità rende visibile l’Invisibile!

La mia cugina Elisabetta,

esaudita soprannaturalmente dal Dio di Israele,

concepì misteriosamente il piccolo Giovanni Battista.

La sua santità

la rese aperta alla presantificazione del figlio

per opera unica, fra i nati da donna,

dello Spirito Santo.

E lei, conobbe per rivelazione,

attraverso un sussulto del suo bambino,

ciò che nessuna creatura ancora conosceva,

e rese Gloria a Dio!

 

Così come la mia dolce mamma,

Anna, per la sua santità, fu degna di concepire,

sia pure come tutte le donne,

in un grembo tuttavia purificato dal Padre Celeste, Me:

concepita senza peccato originale.

 

La santità rende capaci di concepire la Vita,

nel cuore, prima che nel corpo!

Io portai Gesù nel mondo,

prima ancora che fosse visibile nel mio corpo verginale

e i puri di cuore Lo percepirono!

Anche il mio sposo Giuseppe,

uomo giusto e Santo, percepì il mistero della mia Maternità

e fu capace di agire fuori dagli schemi della legge di Israele,

andando oltre la Legge per Amore!

La donna, capolavoro di Dio,

era destinata da Dio Stesso a concepire nel cuore la vita,

poiché il Creatore l’avrebbe resa partecipe della creazione,

per mezzo di una conoscenza infusa.

Il peccato l’ha allontanata da questa comunione con il Padre.

 

Io sono la nuova Eva!

Colei che riporterà la sorte della donna alla dignità iniziale!

Allora ogni bimbo, concepito in un grembo rigenerato,

avrà in sé il germe della fede,

non più intaccato dal peccato di origine,

bensì integro per riconoscere inequivocabilmente il Signore.

Tutti i bimbi saranno simili a Giovanni il Battista,

che non ancora dato alla luce, già riconobbe Gesù.

Giovanni il Battista

non conobbe nella sua vita terrena il dubbio della fede,

poiché nulla mai si frappose tra lui e Dio!

 

Sta per finire l’era dei discendenti di Eva!

Sta per iniziare l’era dei discendenti di Maria!

Io sono l’Immacolata Concezione!

La primogenita fra molte sorelle!

Così sia!»

 

O Madre mia Immacolata!

Risuonano nel mio cuore i primi annunci, le prime rivelazioni.

Quanto timore ebbi, quanta paura di stare vaneggiando tanto era incredibile ciò ricevevo nel cuore!

Sì, era troppo grande e incomprensibile...

E Tu con Gesù, lasciaste nel mio cuore quelle misteriose parole:

 

«Voglio fare di te una “donna” in senso biblico!

Beata tu, fra le donne del tuo tempo!

Tu partorirai senza dolore!»

 

E poi, su quel misterioso argomento taceste... portando avanti questa Opera.

Ora, Sorella mia, quel colloquio riprende e... per tanta Grazia ricevuta in tutti questi anni, tutto ciò non mi fa più paura.

Come potrebbe?

Ciò che Tu, Vergine Immacolata, hai voluto mostrarmi oggi per il mondo intero, è nient’altro che la conseguenza della tua Vita e del tuo Amore, per noi!

Tu, Donna fra tutte le donne, hai donato la tua Vita Verginale per riscattarci dal peccato, donandoci Gesù!

Tu, la più bella fra tutte le donne, vuoi che tutte le donne siano belle come Te, per ridonare per sempre al Dio Creatore la sua Gloria!

Continua la tua Opera, o Maria!

Così sia!


brani tratti dal volume: "Sì, il mio Cuore Immacolato trionferà"

12 novembre 2001

 
Grazie ad un imprevisto sul lavoro, sicuramente però previsto da nostro Signore, parto per un Pellegrinaggio a Roma, con il mio Padre Spirituale e un gruppetto di amici.

Durante il viaggio in pullman si ringrazia il Signore, la Vergine Santissima, e si prega il Santo Rosario.

Poi, durante un momento di riposo, dialogo un po’ con Gesù, affidando a Lui un progetto importante per la sua Opera. Prego in modo particolare per il Santo Padre che incontreremo nell’udienza del mercoledì e al quale sono stata invitata a donare i libri e la nuova Corona per la recita della Coroncina dell’Amore.

Sia fatta la tua Volontà, mio Signore!

 

Gesù appare al mio cuore, dolce e splendidamente radioso nella sua tunica candida. Il Volto bellissimo esprime tanta pace e serenità.

Dopo un attimo, Gesù solleva la sua Mano destra, ancora visibilmente segnata dalla cicatrice del chiodo e la porta all’altezza del suo Cuore.

La sua veste bianca si squarcia e lascia intravedere, all’altezza del Cuore di Gesù, un altro tessuto.

Sono stupita. I miei occhi si dilatano su un fatto straordinario: questo lembo di tessuto è blu tutto puntinato di stelle dorate e lucentissime, esattamente come la veste e il manto della Vergine Trionfante.

A stupore si aggiunge stupore, allorché vedo pulsare questo lembo di tessuto in modo particolare: come se sotto di esso, pulsassero insieme due cuori.

È difficile spiegare questo fatto, poiché di tratta di una percezione profonda che va al di là delle capacità umane. Per descriverla non ho le parole giuste, ma è un po’ come quando si sentono battere insieme due orologi che sono nella stessa stanza.

Gesù indica con l’indice questo punto su di Sé, semplicemente pronunciando e ripetendo più volte queste parole:

«Il suo Cuore Immacolato trionferà!»

Per quanto stupita, subito comprendo.

Gesù, nella sua Bontà, ha usato un linguaggio semplice e simbolico, per farmi comprendere che intendeva alludere al Cuore Immacolato di sua Madre. A quel meraviglioso Cuore, tanto unito al suo Cuore da essere diventati un «Cuore solo».

È meraviglioso pensare che Gesù stesso oggi annunci questo avvenimento profetico, mentre ci avviciniamo al Papa, al «Dolce Cristo in terra», a Colui che Dio ha chiamato a reggere la Santa Chiesa, per condurci con sicurezza a questo traguardo: il trionfo del Cuore immacolato di Maria!

O mio dolcissimo Gesù, Tu non finirai mai di stupirci!

Sì, il suo Cuore Immacolato trionferà!

Sì, trionferà il Cuore di Maria per donarci la tua Gloria,

mio Signore dolcissimo!

Alleluia!

 

2 agosto 2001

 
Dopo un viaggio piacevole, anche se non privo di imprevisti, si giunge nel primo pomeriggio a Fatima. Ho la gioia, altro dono del mio Signore, di essere in compagnia di un Sacerdote, col quale posso comunicare ciò che provo, poiché conosce e condivide umilmente questa mia esperienza di comunione con il Cielo.

Alla Vergine Maria voglio rendere grazie ancora e in modo particolare oggi, proprio per lo speciale dono del mio Padre Spirituale e di ogni Sacerdote che Gesù mi ha messo e continua a mettermi ogni giorno accanto, perché, come Lei stessa aveva annunciato il giorno di Pasqua del ’99, ognuno di loro è stato scelto per un compito particolare.

La mia tranquillità e la mia pace, mi vengono unicamente per l’obbedienza e la sottomissione alla Santa Chiesa, rappresentata dai Ministri di Cristo.

Vergine di Fatima, ricolmali di ogni tua benedizione materna!

Ave Maria!

 

Poco dopo le ore 18, dopo aver partecipato alla Santa Messa in una piccola e accogliente Cappella all’interno dell’Hotel, mi dirigo ansiosa verso la Basilica. Questa, con le sue arcate laterali, pare abbracciare tutte le persone che stanno percorrendo quell’immensa spianata, come rappresentanti dell’intera Umanità.

Questo scenario mi tocca profondamente.

 

Appena entro nella spianata, avverto improvvisa quanto desiderata, la presenza dello Spirito Santo, unitamente alla presenza viva della Vergine Maria.

E sento una dolcissima melodia, ripetersi al mio orecchio interiore, come fosse uno speciale saluto di Maria:

 

«Il mio Cuore Immacolato trionferà!

Il mio Cuore Immacolato trionferà

come avevo promesso qui, a Fatima!

Il mio Cuore Immacolato trionferà!

Ricordalo al mondo!

 

Ogni mia Promessa è Verità!

Ricordalo al mondo!

Il mio Cuore Immacolato trionferà

come promisi a Lucia, Francesco e Giacinta!

Il mio Cuore Immacolato trionferà!…

 

Il mio Cuore Immacolato trionferà

e con Me trionferà la Stirpe di Davide,

Stirpe Divina!

Il mio Cuore Immacolato trionferà!…».

 

Continua, come un piacevole benvenuto, a ripetersi nel mio cuore questa melodia, tanto che per un attimo ho pensato che l’avrei udita per tutta l’eternità…

Alle 18,30 entro nella Basilica con il cuore colmo di gratitudine e di dolcezza per questa Celestiale Promessa.

Inginocchiandomi all’altare, ai piedi della statua rappresentante la Vergine Immacolata, mi esce dal cuore un sospiro che involontariamente si esprime in una domanda:

 

«Quando, Maria?»

 

Non attendevo nulla, poiché ripeto, mi uscì come un sospiro…

Tuttavia, inaspettatamente, odo chiaramente una precisa e misteriosa risposta:

 

«Ricorda: ogni cosa ha un tempo, tre tempi, mille tempi!»

 

Non comprendo per nulla questa enigmatica risposta…

Tuttavia, questa affermazione di sapore Biblico entra con la Promessa di Maria nella sua melodia, dentro il mio cuore…

 

Più tardi quella stessa sera, davanti al luogo dell’Apparizione della Vergine Maria, Gesù si manifesta con queste parole unite a una raccomandazione:

 

«In questi giorni ho cose importanti da comunicarti

per il mondo.

Chiedi a Padre G.

di pregare invocando lo Spirito Santo su di te,

davanti a Me nel Tabernacolo della piccola Cappella,

ogni mattina».

 
O mio Signore!

Prometto di servirti in santità e giustizia,

tutti i giorni della mia vita!

Così sia!

 

19 gennaio 2002

 
Trascorro il pomeriggio in casa di una cara amica.

Con la sua mamma e un’altra nostra comune amica, ci raccogliamo in preghiera e recitiamo la Coroncina dell’Amore, usando ognuna la Corona rossa.

Maria, come nell’immagine del 20 ottobre 2001, si fa presente nel mio cuore vestita di bianco immacolato, per recitare con noi la preghiera.

L’Immacolata, come quel giorno, tiene fra le mani la Corona bianca a cinque decine.

E anche oggi, i grani rossi delle nostre Corone, diventano gocce di Sangue che vanno a posarsi sulla tunica immacolata della Vergine Santissima!

Quale contrasto benedetto!

Il Sacrificio di Cristo si unisce alla purezza di Maria, in un unico grande segno di salvezza!

E Maria prega con noi! Come quel giorno!

 

Io, poveramente, intercedo affinché in questa casa, flagellata da tante tribolazioni, entri la pace.

Terminata la preghiera, vedo che sulle spalle di Maria si posa un manto regale in raso satinato color oro, che la ricopre dal capo ai piedi, conferendo all’Immacolata un aspetto regale e solenne.

Maria tiene ora tra le mani una grande Croce, dorata come il manto, grande, ma esattamente uguale alla Croce della Corona con la quale abbiamo pregato insieme.

Ella si muove per la casa, leggera e imponente allo stesso tempo, benedicendo con la grande Croce Gloriosa in ogni stanza.

Io percepisco nel cuore che la presenza di Maria in questa casa, sarà d’ora in poi speciale.

La sua protezione di Madre e Regina sarà tangibile!

Grazie, Mamma del Cielo!

 

29 aprile 2002

Durante l’adorazione recito il Santo Rosario. All’improvviso, ai miei occhi interiori, appare la Vergine Maria interamente vestita di bianco. La sua tunica è legata alla vita da una cintura dorata. Ma qualcosa d’insolito colpisce il mio sguardo: quella cintura è costituita da spighe di grano intrecciate fra di loro.

Mentre recito il Santo Rosario, Maria, camminando lentamente, sgrana, contemporaneamente ad ogni Ave Maria, un chicco di grano che cade nel terreno, come se l’Immacolata seminasse Ave Maria…

Che immagine insolita e significativa contemplano oggi i miei poveri occhi!

 

I tuoi semi, sparsi per noi, o Maria,

porteranno frutti di pace e di salvezza al mondo intero!

Grazie per la tua intercessione, o Madre Santa!

Ave Maria!

 

22 ottobre 2002

 
Dopo la Santa Messa, mi fermo in adorazione di Gesù esposto sull’altare.

A destra dell’altare, prima della balaustra, contemplo la statua della Regina del Santo Rosario adorna di fiori e posata su un trono regale, preparato in suo onore, per tutto il mese di ottobre, mese dedicato a Lei.

Nel banco in cui sono inginocchiata, mi trovo così, prospettivamente, tra Gesù e Maria.

E subito, interiormente, mi trovo misteriosamente al centro di un orologio. Ossia nel punto esatto di congiunzione delle due lancette dell’orologio; o più esattamente, al posto del perno che unisce le due lancette e permette il loro movimento.

È una immagine curiosa che mi fa sorridere e pensare alla inesauribile fantasia dello Spirito Santo, allorché vedo che si tratta di un orologio del tutto straordinario: la lancetta delle ore è puntata sull’Ostensorio, mentre quella dei minuti è nella direzione del trono della Vergine Maria.

Mi è subito chiaro il profondissimo significato di questa semplicissima immagine.

Come ormai sovente mi accade, mi rendo conto con stupore sempre nuovo, di quale mezzo straordinario siano le immagini che lo Spirito Santo mi dona. Esse sono delle lunghe catechesi, concentrate in pochissimi attimi!

Comprendo, come la nostra fede, debba essere assolutamente innestata come un perno in Gesù e in Maria, per essere vera fede.

Come un orologio, senza una delle due lancette, non sarebbe più in grado di segnare l’ora esatta, così la nostra fede è monca senza questa Unione Celeste, voluta del resto dallo stesso Divin Padre.

La lancetta puntata su Maria è essenziale per donarci l’esatta misura, minuto per minuto, del nostro procedere giusto sull’Ora di Dio.

Che cosa sarebbe di un orologio che mancasse della lancetta dei minuti?

Sì, possiamo sapere approssimativamente in quale ora stiamo vivendo, ma avremmo sicuramente un disordine nella nostra vita pratica, per mancanza di precisione nei nostri rapporti con gli altri, nei nostri impegni quotidiani e così via.

Allo stesso modo, senza il nostro sguardo costante su Maria, la nostra fede in Gesù sarebbe in qualche modo approssimativa, non costante, non completa, non equilibrata.

Grazie, Maria! Tu sei il dolce “tic tac” che ci culla in ogni attimo della nostra vita, facendoci riposare sul Cuore di Dio!

Così sia!

 

19 maggio 2003

 
Dopo la Santa Messa mi fermo in adorazione di Gesù esposto sull’altare. Egli si fa presente al mio cuore con una bilancia a due piatti tra le mani, e io avverto interiormente la presenza viva di Gesù come giusto Giudice. Comprendo anche come ogni uomo, simultaneamente, si trovi al cospetto del Signore.

Su uno dei piatti della bilancia, vedo posarsi un blocco di freddo e pesante metallo che rappresenta il nostro peccato.

Sull’altro piatto, vedo molte rose variopinte che rappresentano le nostre virtù.

Quando il piatto della bilancia pesa di più dalla parte del peccato, vedo con stupore, sopraggiungere silenziosamente la Vergine Maria: Ella toglie il blocco di metallo per mettervi il suo Cuore Immacolato. E subito i due piatti della bilancia si pareggiano…

L’intervento di Maria, Mamma che tutto può presso il Figlio per i suoi poveri figli, è chiaro e mi commuove.

Gesù, reggendo sempre la bilancia, come se fosse sollevato per noi, afferma:

 

«Vedi, la Madre soccorre sempre

con il suo Cuore Misericordioso.

L’ultima parola la dice Lei…

 

Ricorda a tutti:

“Io sono Misericordia e Giustizia!…
Ma Lei, è tutta Misericordiosa!”»


E sorride…

 
L’immagine e le parole di Gesù sono un chiaro invito a ricorrere sempre a Lei, alla Madre sua Santissima.

 
Sì, è l’intercessione particolarissima e potentissima di Maria fino all’ultimo istante di vita che ci aiuterà a non cadere nell’inferno.

Sì, e Tu, Gesù, La esaudisci sempre!

 

20 agosto 2003

 
Il caldo torrido di questi giorni, rende difficile riposare anche la notte, ma questa notte è così opprimente che verso le cinque del mattino decido di alzarmi.
Recito qualche preghiera; e mentre recito l’Ave Maria, improvvisamente una gioia grande si impossessa di me.

Contemporaneamente, percepisco interiormente la presenza della Vergine Maria.

Non posso dire vedo Maria, perché in realtà non vedo il suo Volto. Vedo il suo manto di colore azzurro intenso, la sua bianca tunica, ma non Lei.

Come se il motivo di questa immagine non fosse stato di vedere Lei, ma il suo manto e per un motivo ben preciso.

E odo subito anche la sua dolcissima Voce:

 

«Io sono la Regina del Cielo e della terra!

Voi, siete tutti racchiusi nel mio manto…

Porterò a termine l’Opera

che ho iniziato con mio Figlio Gesù…

Il mio Cuore Immacolato trionferà!»

 

Sì, Maria, grazie!

E la nostra gioia sarà piena!

Ave Maria!

 

18 settembre 2003

Sono a Parigi con C. che mi accompagna da Barcellona. Con alcuni amici francesi facciamo visita alla Cappella della Medaglia Miracolosa, dove la Vergine Santissima è apparsa a Santa Caterina Labouré.

In questi giorni, come sovente ormai succede, non posso fare altro che ringraziare il mio Signore per tutte le grazie che sta riversando sul Suo popolo, anche per mezzo di questa sua Opera.

In modo particolare in questi giorni sono commossa per la sollecitudine e l’amicizia di tutte le persone che, prima a Barcellona, poi in Normandia e infine qui a Parigi, Gesù ha chiamato personalmente a collaborare per la diffusione di tutta l’Opera.

I libri in lingua francese, sono ormai pronti.

Tuttavia, quasi in contrasto a tutte queste cose meravigliose, la mia miseria e l’aridità del mio povero spirito, proprio oggi mi sono compagni fedeli più che mai.

Intanto guardo, come una spettatrice, a tutto ciò che di santamente stupendo sta accadendo.

Nella Cappella della Medaglia Miracolosa si viene invitati a inginocchiarsi alla balaustra dell’altare, di fronte alla bellissima statua che rappresenta l’apparizione della Vergine a Santa Caterina Labouré, per chiedere la grazia di essere esauditi…

Offro a Maria Santissima il mio stato d’animo, supplicandola di custodirmi nella fedeltà al mio poverissimo «sì» detto a Dio!

Inaspettatamente odo la sua dolcissima Voce:

 

«Non temere:

Gesù sta provvedendo a realizzare

tutto ciò che ti ha annunciato!»

 

Il mio stato di aridità non è mutato, ma la certezza che così è e sarà mi ha rafforzata, per intercessione della Madonna, nella fiducia e nell’abbandono alla Santissima Volontà di Dio!

Grazie, Maria!

 

8 dicembre 2003

 
Oggi, giorno dedicato alla solennità della Immacolata Concezione di Maria, la Madre Santissima ci dona una bellissima immagine:

Vedo la Vergine ritta sul globo terrestre.

Ella stende solennemente le sue bellissime mani, mentre da Esse escono come delle scintille e dei brillanti di luce che cadono sulla terra.

Maria muove le sue mani, con movimenti circolari, per raggiungere ogni angolo della terra.

Poi, con mio stupore, vedo giungere un’aquila immensa con le splendide ali spiegate. Nel mio intimo, percepisco chiaramente che è simbolo del Cristo. Afferra il globo terrestre, che la Vergine gli porge, e parte per le altezze del cielo, mentre Maria Santissima continua a spargere brillanti intorno a Sé, affermando con giubilo:

 

«Io sono la Promessa!

Gesù è la Conquista e il Compimento!»


Poi, nel vuoto immenso rimasto sotto i piedi della Vergine Maria, piano piano, nasce una nuova terra.

Giardini di rose multicolori e non solo, ma rose dai colori mai visti, riempiono i miei occhi interiori…

Sta nascendo il Paradiso!

Alleluia!

 

Vieni presto, Gesù!

Vieni presto a rapire il mondo!

E Tu, Maria, spargi i tuoi brillanti

che rinnoveranno la terra

e la renderanno degna di Gesù!

Così sia!

 

8 aprile 2004


Dopo la Santa Messa mi attardo un po’in adorazione del Santissimo Sacramento, quando improvvisamente, si fa presente una figura conosciuta e tanto cara: la Vergine di Lourdes. La tunica candida, la fascia azzurra, le mani rivolte al mondo…

Maria, dopo un attimo, parla al mio cuore:

 

«Dissi un giorno a Bernardetta:

“Io sono l’Immacolata Concezione!”

e Bernardetta ebbe la sapienza dei Dottori della Chiesa.

Per la mia Immacolata Concezione,

il grembo di ogni donna,

al tempo stabilito dal Padre Celeste,

tornerà, per la purificazione,

ad essere come lo fu

per la mia Santa Mamma Anna,

atto a concepire creature nuove.

Io sono la Primizia di queste nuove creature:

Concepita senza peccato originale, come era all’Origine.

Il pensiero del Padre Celeste

non aveva concepito il peccato originale,

così come non aveva concepito creature malate.

Io sono il modello, ancora unico,

di ogni creatura uscita dal Pensiero di Dio,

prima della ribellione!»

 

Grazie, Maria!

Quanto è consolante questa tua Rivelazione!

Non nuova, tuttavia così dimenticata.

Eppure è il futuro in cui sperare,

il futuro che ci attende nella gloria del tuo Figlio Gesù

e per il trionfo del tuo Cuore Immacolato!

Futuro che tu ci hai guadagnato, o Madre,

vivendo e condividendo fino all’ultimo,

la Passione del tuo Figlio per noi.

Così sia! Ave Maria!

 

13 febbraio 2005
I Domenica di Quaresima

 

La sera, dopo aver corretto le bozze di questo nuovo libro che segue al Trionfo di Maria prossimo alla stampa, penso e prego lo Spirito Santo di ispirarmi un titolo che sia maggiormente adatto. Subito sento chiare nel mio cuore queste parole:

 
«Sì, il mio Cuore Immacolato trionferà!»

 
Pochi attimi dopo ricevo una telefonata. Un’amica da Foggia mi comunica la notizia della morte di Suor Lucia di Fatima. Il mio cuore fa un balzo, pensando alla promessa fatta da Maria alla piccola Lucia nel 1917:

 

«Tu rimarrai ancora un po’.

Gesù vuole servirsi di te

per far conoscere e amare nel mondo

la devozione al mio Cuore Immacolato».

 

Queste parole della Vergine sono state per tutti motivo di speranza, ma ora?…

Questo evento trova come sempre il nostro cuore impreparato e sgomento, mentre la nostra mente tarda a comprendere… come i discepoli di Emmanus di fronte agli avvenimenti capitati a Gerusalemme il Venerdì Santo.

No, non è un caso… Proprio in questa ora Maria vuole servirsi anche di questo libro per rassicurarci.

Tutto era già preparato e curato nei particolari da Lei.

Lucia di Fatima è ora in Cielo, finalmente unita per sempre a Colei e a Colui per i quali è vissuta a lungo. Ma la Vergine ancora oggi ci ricorda, con tutta la potenza del suo amore, di non temere, perché a Fatima ha solennemente promesso:

 

«Finalmente

il mio Cuore Immacolato

trionferà!»

 

Grazie, Maria!


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